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GIUSTIZIA TRIBUTARIA: ESENZIONE IMU E CASA CONIUGALE
In tema di IMU, l’esenzione prevista per la casa principale dall’art. 13 comma 2 del D.L. n. 201 del 2011 richiede non soltanto che il possessore e il suo nucleo familiare dimorino stabilmente in tale immobile, ma altresì che vi risiedano anagraficamente.
A questa conclusione è giunta la Corte di Cassazione riprendendo, tra l’altro, diverse motivazioni contenute in alcune recenti pronunce della Corte medesima (Ord. nn. 17408 del 2021, 21873 del 09/10/2020). Nel caso di specie, infatti, la Suprema Corte ha affermato che ove i due coniugi non separati legalmente abbiano la propria abitazione in due differenti immobili, il nucleo familiare resta unico, ed unica, di conseguenza, potrà essere anche l’abitazione principale ad esso riferibile.
I giudici di legittimità hanno, infine, affermato che la circolare ministeriale 3/DF del 2012, secondo cui l’esclusione dall’agevolazione non opera nel caso in cui gli immobili destinati ad abitazione principale siano ubicati in comuni diversi, non costituisce fonte di diritti e obblighi neppure per l’Amministrazione finanziaria.